Il Piano Transizione 5.0 mira a sostenere gli investimenti in efficientamento energetico, l’uso di energie rinnovabili e la formazione del personale per una maggiore efficienza energetica e la tutela dell’ambiente, nella transizione verso un’economia a zero emissioni.
Si basa sul credito d’imposta ed è un’evoluzione di “Transizione 4.0”. L’obiettivo è ottenere un significativo risparmio energetico in due anni anche per le industrie ad alto consumo energetico.
Dopo il via libera da parte della Commissione Europea alla proposta italiana di modifica del PNRR con l’integrazione del RePowerEU e 6,3 miliardi di euro per il Piano Transizione 5.0, si attendono i decreti attuativi che definiranno il nuovo panorama degli incentivi per le imprese.
Il piano Transizione 5.0 prevede incentivi articolati in tre moduli:
3.780 milioni per il modulo “Efficienza energetica”
1.890 milioni per il modulo “Autoconsumo e autoproduzione”
630 milioni per il modulo “Formazione”.
Il piano Transizione 5.0 prevede dei crediti d’imposta in relazione alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 per le imprese che investiranno in una di queste tre attività:
acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 integrati in progetti di efficientamento energetico;
acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili;
spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde.
Queste attività dovranno produrre dei risultati misurati in termini di efficienza energetica o risparmio di energia.
Diverse aliquote sono ancora in fase di definizione, basate sugli obiettivi raggiunti certificati “ex post”. L’intensità del beneficio fiscale aumenterà in base ai miglioramenti conseguiti.
Il Piano Transizione 5.0 prevederà infatti delle aliquote che saranno legate a due possibili benefici:
nel caso degli investimenti in beni 4.0, il risparmio energetico conseguito nei processi target. Questo risparmio dovrà essere pari ad almeno il 5% rispetto ai consumi precedenti per gli stessi processi;
nel caso di attività non legate a specifici processi target, la riduzione del consumo finale di energia di almeno il 3%.
Il Decreto che regolerà i dettagli del Piano Transizione 5.0 dovrebbe essere pubblicato a gennaio ed avere efficacia retroattiva per includere gli investimenti a partire dal 01/01/2024.
Il Piano Transizione 5.0 sarà attivo nel biennio 2024-2025 e la prenotazione del beneficio avverrà tramite la certificazione “ex ante” e sarà fruibile dopo la presentazione della certificazione “ex post”.
Gli investimenti dovranno essere certificati da un soggetto certificatore abilitato:
“ex ante” prima di essere effettuati, per attestare i requisiti dell’investimento in termini di riduzione del consumo energetico;
“ex post” per confermare la realizzazione degli investimenti.
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